DANTE E LA DIVINA BISTECCA
Favola coquinaria. Il mistero della Fiorentina nell’esoterismo del Convivio.
Pagine 136, brossura con bandelle, cm 12×18, novembre 2022
Giuseppe Alessi e sua moglie Margherita in un lontano giorno degli anni settanta, si trovano a condurre una minuscola e dimessa rosticceria (la Botteghina) al Campo di Marte, nella prima periferia fiorentina. Giuseppe, già pittore, ceramista e ottimo orchestrale per via dei suoi studi al Conservatorio, e Margherita, già raffinata sarta dalla cucina generosa di sapori, vivono presto un clamoroso successo di pubblico grazie a un personalissimo cucinare casalingo tipico toscano, risultato dalla fusione fra arte e sapienza ma forse anche degli influssi che lo studio della cucina medicea riflette sulle proposte di nuovi e antichi sapori: decidono così di spostarsi in collina sulla via del “mediceo” Giardino di Meraviglie di Pratolino.
Nell’ampia nuova Osteria, dove l’allora tredicenne figlio Matteo s’aggrega, le saporosità dei piatti diventano stimolanti consistenze sensuali e congiunzioni d’intenti perché “l’opposto concorde e dai discordi nasce bellissima armonia”. Il pubblico riempie i locali, il convivio e la ritualità delle proposte divengono regole gastronomiche e arrivano dunque presto i fastosi banchetti rinascimentali rievocanti la magnificenza dei Signori di Firenze. Il successo straordinario delle proposte “coquinarie” proietta la cucina degli Alessi all’attenzione del pubblico internazionale. L’apoteosi del “banchetto galileano” portato anche in Europa coincide con l’apertura de “La Pentola dell’Oro” in via dei Pepi, prezioso scrigno di una mirabile cucina. L’equilibrio delle proposte create dai tre fra ricerche e fornelli produce anni da ricordare con inarrivabili riscoperte, piatti da gustare con tutti i sensi, ospitalità amichevole e affinamento del gusto per chi decide di farsi conquistare.
Firenze è ammaliata: mangiare da Alessi è diventato un regalo che ci si fa quando si ha bisogno di ritrovare sapori antichi e insieme nuovissimi.. Oggi, alcuni dei “mangiari” realizzati secondo formule diventate veri riti sono presenti nel menu di “Mastro Ciliegia”.
Ascoltare Giuseppe Alessi nei racconti degli abbinamenti dei cibi, nelle quotidiane scoperte e nelle affascinanti memorie che riportano in auge la figura del “cuoco galante”… è il modo per farsi rapire e dimenticare il tempo. E quindi cosa dire della bistecca fiorentina, apice di una sapienza inarrivabile che porta a cuocerla in un modo del tutto personale e originale, tanto da diventare l’unica possibile e irrinunciabile per il palato e la ragione?
Non solo bistecca. Questo racconto vi stupirà: Dante e il suo Convivio vi accompagneranno in un percorso iniziatico che, oltrepassata la riva del fiume della conoscenza, non vorrete mai smettere di seguire.
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