Barcellona e Catalogna. Nuova atlante delle infrastrutture
Giuseppe Giordano
Il Poligrafo
Brossura con bandelle, pagine 208, illustrato a colori, anno 2014
“La calle no es una carretera, la avenida no es una autopista”. Le parole dell’architetto Josè Acebillo contribuiscono a rendere in modo emblematico il carattere unificante dei progetti di rigenerazione urbana che hanno investito la realtà di Barcellona e della Catalogna, dalle Olimpiadi del 1992 ad oggi. Un processo di rinnovamento profondo, messo in atto attraverso modalità inedite di disegno infrastrutturale, mirando di volta in volta all’arricchimento di una nuova dimensione paesaggistica urbana ed extraurbana, al disvelamento di potenzialità innovative nelle relazioni tra infrastrutture e paesaggio, alla ricerca di un’identità contemporanea per la strada, al riuso di tracciati e manufatti esistenti. I recuperi ambientali, la rivalutazione di non-luoghi come le stazioni metropolitane, l’utilizzo sapiente dei vuoti e la creazione di territori-città rappresentano soltanto alcune delle strategie degli interventi progettati. Il volume raccoglie e presenta cento progetti per i nuovi spazi della mobilità realizzati negli ultimi vent’anni nella regione catalana: dal Paseo Marítimo, che rivela la stratificata, complessa storia della città di Barcellona, fino agli interventi che, nell’Eixample, individuano nuovi spazi pubblici rompendo la rigidità del Piano Cerdà e fino alle strategie adottate negli antichi pueblos, con il tentativo di offrire una precisa identità ai nuovi luoghi d’incontro. In queste pagine, rileggere la peculiare condizione geourbana della Catalogna.
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