Andrea, ovvero il Teatro galante. Alla pergola un omaggio a un protagonista della scena fiorentina

Andrea, ovvero il Teatro galante. Alla pergola un omaggio a un protagonista della scena fiorentina

Invito 

alla presentazione del libro 

Andrea, ovvero il Teatro galante 

A cura di Franco Camarlinghi e Anna Maria Meo 


Teatro della Pergola, Saloncino Paolo Poli, mercoledì 27 settembre 2023, ore 18 

Si ringrazia per la collaborazione la Fondazione Teatro della Toscana 

Nardini Editore è lieto di invitarvi alla presentazione del libro curato da Anna Maria Meo e Franco Camarlinghi e dedicato ad Andrea Di Bari, indimenticato protagonista della scena culturale fiorentina e della cultura laica. 

Autore e regista teatrale, creatore di organizzazioni di promozione culturale e ideatore di iniziative in ambito teatrale ed editoriale ma anche politiche, Andrea Di Bari viene raccontato con questa pubblicazione che vede la testimonianza di tanti suoi amici, colleghi e collaboratori, perché resti viva la memoria di una figura così significativa. 

Durante la presentazione ci sarà un intervento musicale a cura di un quartetto composto da allievi della Scuola di Musica di Fiesole: Federico Di Bari, Amedeo Ara, Matteo Di Lorenzo, Filippo Torriti.  

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Il libro è inserito nella collana “La Scena fiorentina”, ideata e diretta dallo stesso Andrea Di Bari. Sarà disponibile, insieme agli altri titoli della collana, nella giornata della presentazione, e uscirà nelle librerie l’8 ottobre. 

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Andrea Di Bari, scomparso l’8 agosto del 2022 all’età di 60 anni, ha rappresentato per la cultura della città un esempio di capacità organizzativa e di creatività artistica davvero originale: già a 19 anni era diventato collaboratore del direttore della Pergola Alfonso Spadoni, e via via assistente di Vittorio Gassman nella Bottega Teatrale e di Eduardo De Filippo nella Scuola di Drammaturgia, sempre nell’ambito delle iniziative della Pergola. Arrivarono le collaborazioni con Giorgio Albertazzi e ruoli nel cinema con i Fratelli Taviani, Ugo Gregoretti, Claude Chabrol. E poi i progetti di formazione per Fabbrica Europa, e ancora gli anni della scrittura e della regia, che fecero di Andrea Di Bari un fertile artista e un intellettuale apprezzato e legato fortemente alla città: sapeva miscelare la sua vena artistica con la capacità di coinvolgere enti e istituzioni in progetti nei quali cercava, prima che l’affermazione personale, di contribuire alla crescita culturale della città cui riusciva a dare un contributo di grande spessore. Anni complessi, non sempre ricchi di riconoscimenti ma costantemente rivolti alla qualità delle produzioni e delle idee. La sua famiglia, di cultura laica e storicamente nota a Firenze, gli aveva insegnato a lavorare anche quando le luci della ribalta non sono accese, e questo gli aveva consentito di restare un artista indipendente, totalmente immerso nella cultura fiorentina alla quale riusciva a dare una visione non localistica. Dopo decenni di lavoro in ambito teatrale con scritture, regia e organizzazione di eventi, Di Bari è stato, nel 2010, fra i fondatori del Caffè letterario delle Murate e nel giugno 2013 direttore della Fiera editoriale denominata “Codice a sbarre”, tenuta nel complesso dell’ex carcere fiorentino diventato fulcro di attività culturali, espositive e musicali. Molte decine le iniziative curate, in particolare a carattere musicale e letterario. Sempre più numerose le iniziative teatrali, che lo vedevano come autore e regista, mentre cresceva il suo coinvolgimento in ambito politico, nel quale non ha mai voluto partecipare direttamente a elezioni ma che lo vedeva come motore di una rinnovata forza aggregatrice di esperienze laiche anche a carattere nazionale. La difesa dei diritti civili e la trasparenza degli atti e della politica locale erano i suoi obiettivi costanti, insieme alla richiesta molto determinata alle Istituzioni locali di dedicare investimenti certi alla cultura, soprattutto teatrale, che riteneva a rischio di perdita di identità. 

Nel 2018, con Nardini Editore di Firenze, arriva il lancio di una collana editoriale il cui titolo, “La scena fiorentina”, chiarisce le intenzioni: e infatti il primo titolo (ideato con Franco Camarlinghi) è dedicato ad Alfonso Spadoni e agli anni della Pergola. Subito dopo è arrivato il libro dedicato a Piero Farulli e alla Scuola di Musica di Fiesole, e poi il volume su Paolo Emilio Poesio, storico critico teatrale de “La Nazione”; nell’autunno 2023 arriverà il titolo su Cristina Bozzolini, grande ballerina e direttrice del Balletto di Toscana. 

Esce il 27 settembre, dunque, un libro che onorerà, nella collana da lui creata, la memoria di una persona di grande qualità umana e straordinaria capacità professionale, che ha saputo dare fino ai suoi ultimi giorni un contributo fondamentale all’identità culturale della sua città. 

Gli interventi presenti nel libro: Maria Alberti, Amedeo Bacci, Sergio Basile, Ennio Bazzoni, André Benaim, Luca Bertini, Antonia Brown, Maurizio Busia, Matelda Cappelletti, Patrizia Ciofi, Umberto Chiummo, Angela Dal Piaz, Cosimo Di Bari, Federico Di Bari, Giuliana Di Bari, Anita Dordoni, Francesco Ermini Polacci, Stefano Fabbri, Mario Falcini, Benedetto Ferrara, Gigi Ferrari, Marco Filiberti, Guido Giannuzzi, Piero Guarnera, Tuccio Guicciardini, Roberto Incerti, Lucia Innamorati, Catherine Lee, Claudio Lorimer, Maura Maurizio, Franco Mazzocchi, Eleonora Negri, Ivano Nuti, Gigliola Paoletti Sbordoni, Massimo Percopo, Sergio Risaliti, Cristina Scaletti, Roberto Scaltriti, Maurizia Settembri, Francesco Tei, Roberto Toni, Isabella Valoriani, Adriana Vignali, Sylvia Zanotto. 

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