Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze 2106. Gli eventi di Kermes – Nardini Editore

Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze
10-11 novembre 2016, Firenze, Fortezza da Basso

PROGRAMMA EVENTI TALKING CORNER
promosso e organizzato da
KERMES. LA RIVISTA DEL RESTAURO

Il Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze e “Kermes. La Rivista del Restauro” organizzano anche in questa V edizione del Salone il tradizionale e atteso Talking Corner.
Tutti i giorni, in successione continua con cadenza media di 30/40 minuti, studiosi, professionisti, associazioni, istituti pubblici e privati propongono al pubblico libri, eventi, interventi e temi di restauro e conservazione.
Pluralità – nazionale e internazionale – di voci, completa libertà da aggregazioni precostituite di scuole, idee, territori, rapporto diretto con il pubblico favorito dallo spazio aperto e dal tempo sintetico degli interventi: il Talking Corner del Salone per incontrarsi, conoscere, discutere, progettare, scoprire opportunità…

Giovedì 10 novembre, h 10:00
Le mie mani nel fango: dopo 50 anni voce ai restauratori. Confronto tra restauratori artigiani e restauratori dell’Opificio. Una tavola rotonda organizzata da CNA Firenze
Coordinatore: Bruno Santi, già Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure; intervengono: Simone e Franco Beneforti, Restauratori; Simone e Alvaro Chiarugi, Restauratori; Massimo Seroni, ex Opificio delle Pietre Dure; Gastone Tognaccini, ex Opificio delle Pietre Dure.

Storie e racconti di un mondo di arte spesso dimenticato, narrati dal coraggio e dai polpastrelli dei protagonisti, artigiani e restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure, insegnanti che hanno preparato per anni tanti allievi che continuano a creare “botteghe”. Di padre in figlio nella bottega del restauro, una storia di tecnica, professionalità, passione ed altro; un passaggio di testimone che ci dà la misura della ricchezza e della difficoltà del vivere dentro un laboratorio e la dimensione di quanto si può amare il proprio lavoro.

Giovedì 10 novembre, h 11:00
La chimica per il restauro, l’eccellenza italiana per la cultura internazionale. Presentazione della nuova edizione inglese aggiornata della famosa “Chimica per il restauro” edita da Nardini Editore nella collana “Arte e Resaturo”
Intervengono: Mauro Matteini, già Direttore dell’Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali del CNR; Arcangelo Moles, già Direttore del Laboratorio Scientifico dell’Opificio delle Pietre Dure.

“Chemistry for Restoration. Painting and Restoration Materials”, di Mauro Matteini, Rocco Mazzeo, Arcangelo Moles, edito da Nardini Editore, è senza dubbio un ulteriore apporto dell’eccellenza italiana alla cultura internazionale. Dopo 15 ristampe dell’edizione italiana del famoso libro di Matteini e Moles, questa nuova edizione inglese, aggiornata ed arricchita con il contributo di Rocco Mazzeo, risponde all’esigenza di preparazione scientifica della comunità degli operatori del restauro, che negli anni ha reso l’edizione precedente, pur solo in italiano, un “best seller” internazionale. Attraverso una dettagliata esposizione delle proprietà dei materiali pittorici, le loro possibili ed eventuali trasformazioni, le loro interazioni con l’ambiente, il volume si propone obiettivi essenzialmente operativi ed è finalizzato a creare un efficace terreno d’intesa tra il restauro e la chimica. Sono prese in considerazione le sostanze tradizionali e quelle più moderne utilizzate negli interventi di restauro, inquadrandole secondo il profilo delle più ricorrenti tecniche conservative, presentando metodologie e materiali che assicurino durata nel tempo e compatibilità con i substrati originali dell’opera d’arte. La seconda parte del volume propone una facile ed esaustiva trattazione dei concetti e delle nozioni di chimica generale.

Giovedì 10 novembre, h 11:40
IG-IIC. Il Gruppo Italiano dell’International Institute for Conservation, gli atti dello Stato dell’Arte 14 e le attività 2016-2017
Intervengono: Lorenzo Appolonia, Presidente IG-IIC; Daniela Rullo, Segreteria Organizzativa IG-IIC.

Il Gruppo Italiano dell’International Institute for Conservation (IG-IIC), l’associazione che maggiormente collega il restauro nazionale alla dimensione internazionale, presenta gli atti dello “Stato dell’Arte 14” e i prossimi appuntamenti. Lo Stato dell’Arte, giunto alla quattordicesima edizione, si rivela ancora come il convegno nazionale maggiormente aperto al confronto tra professionisti e operatori.

Giovedì 10 novembre, h 12:10
Intorno alla conservazione preventiva. Dal “Il restauro silenzioso” ad oggi: progetti ed esperienze del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. Presentazione del volume “Il restauro silenzioso” edito da Nardini Editore per la collana Cronache del CCR “La Venaria Reale”
Interviene: Roberta Genta, Coordinatore Laboratorio Restauro Manufatti Tessili del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”.

L’incontro presenta il nuovo volume della collana editoriale del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, Cronache n. 6, edito da Nardini Editore, interamente dedicato alle attività promosse nell’ambito della conservazione preventiva e della manutenzione programmata. Già nel 2013 l’impegno del CCR nella diffusione della cultura della conservazione preventiva si era concretizzato con l’organizzazione del convegno “Il Restauro silenzioso”, dal quale la pubblicazione riprende sia il titolo che i temi trattati. Saranno approfonditi alcuni contributi del volume, in particolare l’attività di monitoraggio delle opere esposte presso la Reggia di Venaria e le “buone prassi” per la conservazione dei tessuti d’arredo promosse in collaborazione con il FAI durante i cantieri di manutenzione svolti all’interno delle sue più importanti proprietà.

Giovedì 10 novembre, h 12:50
Il mondo del restauro e della conservazione su Wikipedia: gioie e dolori (molti)
Interviene: Giancarlo Buzzanca, MiBACT, Direzione Generale Organizzazione, Responsabile Area Sviluppo Applicazioni web/informatiche, Sicurezza informatica.

We have a problem! Il mondo del restauro in Wikipedia (è utile esserci dentro? potremmo chiederci e “certo che sì”! sarebbe, all’istante, la risposta) è scarsamente rappresentato. Scarsamente si intende sia per numero che per qualità di interventi e voci enciclopediche presenti. Qual è il problema di fondo? Da una parte la scarsa attenzione ed anche considerazione del mondo della conservazione nei confronti del mondo wikipediano e dall’altra la scarsa conoscenza dei meccanismi, delle regole di strutturazione della conoscenza. Allora vediamoci, lavoriamo su alcune voci, scopriamo quali siano casi esemplari. We can …

Giovedì 10 novembre, h 13:20
DIBATTITO MONGOLFIERA. Dibattito con votazione del pubblico: Potendo scegliere, come conservatore/restauratore quale ruolo professionale vorreste ricoprire?
Moderatore: Daniela Valentini, Conservatore/Restauratore di Beni Culturali.

Dibattito Mongolfiera organizzato da Bastioni-Associazione per la Ricerca e lo Studio delle Opere d’Arte in collaborazione con “Kermes. La Rivista del Restauro”. Negli ultimi anni la professione di conservatore/restauratore di beni culturali sta evolvendo in modo tale che oggi un professionista del settore può scegliere di dedicarsi a un ramo specifico della professione. Per il Dibattito Mongolfiera abbiamo individuato 6 ruoli professionali che oggi possono essere ricoperti da conservatori/restauratori: Progettista – Tecnico – Conservazione Preventiva – Conservazione Passiva – Conservazione Scientifica – Conservazione Timida. Sei professionisti del settore, ognuno rappresentante le figure professionali sopraindicate, cercheranno di convincere il pubblico che il loro ruolo professionale è l’unico che si merita di rimanere all’interno della mongolfiera. Ricordiamo che nei Dibattiti Mongolfiera viene chiesto al pubblico di immaginarsi uno scenario ipotetico dove una mongolfiera contenente sei persone sta rapidamente perdendo quota. Il pubblico può salvare una persona all’interno del cesto ma per fare ciò è costretta a chiedere a cinque persone di saltare fuori dal cesto. I personaggi all’interno del cesto devono convincere il pubblico di salvarli.

Giovedì 10 novembre, h 14:00
Presentazione del n. 79 della rivista “ ‘ANANKE “ quadrimestrale di cultura, storia e tecniche della conservazione per il progetto, Altralinea Edizioni
Intervengono: Marco Dezzi Bardeschi e Stefano Della Torre, Professori Ordinari di Restauro Architettonico, Politecnico di Milano; Fabio Fabbrizzi, Docente di Composizione Urbana, Università di Firenze; Maurizio De Vita, Professore Ordinario di Restauro Architettonico, Direttore della Scuola di Specializzazione dell’Università di Firenze.

ANANKE (Altralinea Edizioni, Firenze) è una rivista quadrimestrale di cultura, storia e tecniche di conservazione fondata e diretta da Marco Dezzi Bardeschi, che dal 1993 è in prima linea sul fronte dell’ascolto profondo, della tutela attiva, della cura e del progetto di valorizzazione del Patrimonio costruito. Il numero 79 contiene un’inchiesta sulla ricostruzione in corso a L’Aquila dopo il sisma del 2009 ed una serie di contributi sul recente terremoto del 24 agosto sull’Appennino centrale che si collegano alla proposta illustrata al Parlamento dal senatore a vita Renzo Piano nella seduta del settembre u.s., della quale pubblica il testo integrale.

Giovedì 10 novembre, h 14:30
Il giglio nel fango. 4 novembre 1966: l’Alluvione di Firenze nei documenti inediti della Direzione Generale Antichità e Belle Arti
Interviene: Simona Tordi, collabora con l’Archivio Centrale dello Stato, sezione Antichità e Belle Arti, membro della Commissione Museologia e della Commissione Sicurezza ed Emergenza dell’ICOM.

Un’analisi della documentazione inedita relativa all’alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 all’interno del fondo archivistico del Ministero per i Beni Culturali e ambientali versato all’Archivio centrale dello Stato. Attraverso il fitto carteggio intercorso fra gli organi centrali dell’amministrazione e le varie Soprintendenze competenti sul territorio si legge la cronaca delle drammatiche giornate e delle sue conseguenze attraverso relazioni sull’accaduto, elenchi dei danni, lavori di primo intervento, provvedimenti attuati e in corso, previsioni di spesa e di restauro, perizie, richieste di personale aggiuntivo o di ulteriori finanziamenti, stato di avanzamento dei lavori, allegati fotografici. L’analisi dei documenti è anche una preziosa occasione per considerazioni sulla tutela e sull’importanza di progetti di pianificazione delle emergenze nei musei e nei paesaggi culturali per una prevenzione dei rischi e dei danni che i disastri naturali possono provocare.

Giovedì 10 novembre, h 15:00
RING BASTIONI – Dibattito a squadre con votazione del pubblico: La sostituzione di opere d’arte all’aperto con copie: è questa la strada giusta per prevenire il degrado? Dibattito in inglese tra studenti americani del corso di restauro dell’Istituto Lorenzo de’ Medici
Moderatore: Professor Beate Klingenberg, Supervisore della Scuola di Scienza dell’Istituto Lorenzo de’ Medici.

Organizzata da Bastioni-Associazione per la Ricerca e lo Studio delle Opere d’Arte in collaborazione con “Kermes. La Rivista del Restauro” l’edizione di quest’anno degli ormai famosi Ring Bastioni prevede la sfida tra squadre composte da studenti americani del corso di restauro dell’Istituto Italiano Internazionale “Lorenzo de’ Medici”(LdM). Ciascuna squadra, attraverso un dibattito in inglese, sosterrà un diverso punto di vista sul tema “La sostituzione di opere d’arte all’aperto con copie: è questa la strada giusta per prevenire il degrado?”. Risulterà vincitrice la squadra che avrà ricevuto più voti dal pubblico.

Giovedì 10 novembre, h 15:40
Il castello di Cusercoli nell’Alta Romagna. Dalla conoscenza diretta del costruito storico al progetto di restauro, presentazione del volume curato da Alessandra Alvisi edito presso Nardini Editore nella collana “Quaderni di Architettura”
Intervengono: Alessandra Alvisi, Architetto, Specialista in Restauro dei Monumenti; Nicola Santopuoli, Docente di Restauro Architettonico, Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura, “Sapienza” Università di Roma.

Nel campo del restauro architettonico la conoscenza diretta dell’architettura, dei sistemi costruttivi e dei materiali della tradizione risulta indispensabile per la conservazione ed il restauro. La formazione “sul campo” ed il sapere pratico rappresentano un’esigenza molto sentita e, quindi, possono risultare molto utili cantieri scuola e tirocini di aggiornamento. L’intervento intende illustrare il ruolo che l’osservazione diretta del costruito e, più in generale, l’esperienza del cantiere scuola didattico-conoscitivo rivestono nell’ambito del percorso formativo inerente alla disciplina del restauro. Da qui l’esperienza del castello di Cusercoli (FC), oggetto di numerosi cantieri di conoscenza e sperimentazione che hanno portato all’elaborazione di proposte progettuali consapevoli e coerenti ai valori del monumento, come illustrato nel volume dedicato a cura di Alessandra Alvisi, edito da Nardini Editore.

Giovedì 10 novembre 2014, h 16:20
“Atlante dei dissesti delle strutture lignee”: presentazione dell’opera di Gennaro Tampone pubblicata in italiano e in inglese presso Nardini Editore nella nuova collana “Atlanti della conservazione del patrimonio culturale”
Interviene: Gennaro Tampone, Ingegnere, Architetto, Docente di Conservazione e Consolidamento delle Strutture di Legno, Università di Ferrara e di Milano e presso l’ICCROM, già Presidente del Wood Scientific International Committee-ICOMOS e Presidente del Collegio degli Ingegneri della Toscana.

L’ “Atlante dei dissesti delle strutture lignee” di Gennaro Tampone, edito in italiano e in inglese da Nardini Editore, offre un catalogo ragionato di lesioni e dissesti con i quali è possibile confrontare e classificare quelli che nella pratica professionale si riscontrano in un dato contesto strutturale. Sono inoltre esposti i sintomi di dissesto ricorrenti e una metodologia per la loro identificazione. La raccolta è preceduta dall’esposizione sistematica delle caratteristiche del legno soprattutto per quanto concerne deformazione e rottura. Un’opera di riferimento frutto di ricerche condotte dall’autore – tra i più eminenti esperti del settore – in oltre trent’anni di studi, consulenze, pratica professionale attiva.

Giovedì 10 novembre, h 17:00
Il restauro dell’architettura del Novecento. Studi, indagini e sperimentazioni
Intervengono: Alessandra Alvisi, Architetto, Specialista in Restauro dei Monumenti; Antonio Lo Presti, Petrografo, Direttore Tecnico presso L.A.P.I.S.; Nicola Santopuoli, Docente di Restauro Architettonico, Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura, “Sapienza” Università di Roma.

La conservazione dell’architettura del Novecento, che sotto il profilo storico ha assunto solo di recente, in modo generalizzato, il valore di bene culturale, presenta una serie di questioni ancora aperte legate alla mancanza di un’adeguata conoscenza particolareggiata di materiali e tecniche costruttive, per le quali non sono ancora state codificate specifiche metodologie d’intervento. In particolare, il tema della protezione di calcestruzzi e cementi decorativi da attacchi chimico-fisici ha visto nel tempo l’utilizzo del fluosilicato di alluminio – impiegato dallo stesso Piero Sanpaolesi sui materiali lapidei – e la più recente sperimentazione di fluoropolimeri, inattaccabili dalla radiazione UV, resistenti all’attacco corrosivo e impermeabili ai liquidi e allo stesso tempo, rispettosi di cromatismi, tessiture, matericità e impatto visivo, aprendo quindi possibili scenari applicativi nel restauro del moderno. Si intende infine presentare alcuni casi-studio tra cui l’intervento di restauro condotto sul paramento in cemento decorativo del municipio di Camposanto (MO).

Giovedì 10 novembre, h 17:40
Scempi ambientali. Problemi giuridici di tutela degli ecosistemi nelle diverse epoche storiche, con presentazione dell’opera di Ugo Scelfo edita presso Nardini Editore nella collana “Arte e Restauro”
Intervengono: Gennaro Tampone, Ingegnere, Architetto, Docente, Università di Ferrara e di Milano e presso l’ICCROM, già Presidente del Collegio degli Ingegneri della Toscana; Licia Centro, Vice Procuratore Generale della Corte dei Conti di Sicilia.

La tutela e conservazione dei beni culturali rimanda, inevitabilmente, alla cura del territorio e dell’ambiente nel suo complesso. Ma se le procedure strettamente di restauro e conservazione godono di un’attenzione teorica e metodologica attentamente dibattuta, spesso l’ambiente è, invece, ancora sottoposto a pratiche di “scempio”. Il libro di Ugo Scelfo, edito da Nardini Editore, presenta un’attenta panoramica giuridica del problema. L’approccio giuridico, cioè l’esame delle violazioni censite in rapporto alle norme vigenti che tutelano le varie accezioni di ambiente con le previste sanzioni, si rivela di grande interesse, soprattutto se sviluppato in senso storicistico. In particolare, se affrontato da chi, come Ugo Scelfo, autore del libro, ha avuto una lunga pratica giudiziaria militante, permette la ricostruzione dei criteri con i quali l’ambiente è stato percepito nel tempo dalle comunità sino alle concezioni attuali, fornendo indicazioni essenziali per attualizzare la determinazione dei valori e elaborare strategie aggiornate di tutela e sviluppo. Ugo Scelfo, recentemente scomparso, come magistrato è stato particolarmente impegnato sul fronte dei reati ambientali – tra i quali in Sicilia i processi per i “Monti Rossi”, per la contrada “Sclafani”, per il crollo della cupola della cattedrale di Noto – ed ha pubblicato libri e articoli e promosso convegni sull’argomento.

Giovedì 10 novembre, h 18:20
AWA – Advancing Women Artists Foundation. Un restauro Awa da vicino
Interviene: Linda Falcone, Direttrice AWA Italia.

Ritrattista per i viaggiatori del Grand Tour nella Firenze del diciottesimo secolo, Violante Beatrice Siriès Cerroti seppe conquistarsi ambite commissioni dalle potenti dinastie dei Medici e dei Gondi. Il suo capolavoro nella chiesa fiorentina di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi fu danneggiato dall’alluvione del 1966: il suo restauro apre oggi la porta alla riscoperta di una formidabile artista.
La portraitist for Grand Tour travellers in eighteenth-century Florence, Violante Beatrice Siriès Cerroti secured coveted commissions from the powerful Medici and Gondi dynasties. Her masterwork in the Florentine church of Santa Maria Maddalena de’ Pazzi was damaged by the Arno’s flooding in 1966, and its recent restoration has opened the door to rediscovering this magnificent artist. Violante Siriès Cerroti, 1767.

Giovedì 10 novembre, h 19:00
Problematiche di intervento su un dipinto murale contemporaneo. I temi della Street Art nel caso di un acrilico nel centro storico di Bologna
Interviene: Lucia Vanghi, Docente di Restauro Arte Contemporanea, Accademia di Belle Arti di Bologna.

Via Zamboni a Bologna è il cuore della città universitaria, e anche luogo di manifestazioni e attacchinaggio incontrollati. Punto d’incontro strategico è il tratto tra Scuola di Lettere ed Economia, scelto dal Magnifico Rettore nel 1988 per celebrare con un murale il IX centenario dell’Università di Bologna. L’esecutore fu lo studente d’arte colombiano Luiz Gutierrez, che illustrò il passaggio dalle culture precolombiane ai giorni nostri. È il più antico dipinto acrilico rimasto sui muri della città. Pur imbrattato e usato come bacheca, il Mural è rimasto parte del vissuto studentesco. Con una convenzione tra Scuola di Economia e Accademia di Belle Arti, il corso di restauro del contemporaneo ha messo a punto un progetto articolato nello studio dell’opera, recupero estetico, monitoraggio e manutenzione.
Via Zamboni lies at the core of the university campus in Bologna. Heavily used by the students’ communities, it is a place that witnesses political demonstration and postering all over the area. This symbolic place – situated between the school of Humanities and Economics – was chosen in 1988 by the Rector for celebrating the IX centennial of the University with a mural painting.
Colombian art student Luiz Gutierrez was assigned the work, ending up with an acrylic wall painting representing the evolution form pre-Columbian cultures to current days ones.
The mural has been defaced for years, often used as a bulletin board, yet remaining part of Bologna university’s life. Thanks to an agreement with the School of Economics, Management and Statistic, a detailed project was set up by the course of Conservation of the Academy of Fine Arts. This project involved investigating and recovering the art work, as well as caring for its monitoring and maintenance.

Venerdì 11 novembre, h 9:30
L’Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche (AICRAB), presentazione delle attività recenti e dei prossimi progetti
Interviene: Alessandro Sidoti, Restauratore-Conservatore di libri e manoscritti.

L’Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche si è costituita nel 2013 con lo scopo di incrementare la conoscenza mediante lo sviluppo delle iniziative di formazione, studio, ricerca in tutti i campi connessi alla conservazione del patrimonio archivistico e bibliografico. In questo triennio AICRAB ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione dei libri e dei documenti; ciò le ha consentito di diventare un punto di riferimento nazionale nel settore. Nel prossimo anno si prefigge di portare avanti tali attività organizzando convegni e mostre, allo scopo di favorire, valorizzare e promuovere la conservazione di libri e documenti.

Venerdì 11 novembre, h 10:15
Un restauratore italiano agli antipodi. Dalla tradizione italiana alla realtà della Nuova Zelanda – Iniziativa di interscambio studentesco
Interviene: Carolina Izzo, Restauratrice diplomata in Italia, vive e lavora in Nuova Zelanda; Cavaliere della Stella d’Italia come riconoscimento al lavoro di divulgazione del restauro italiano all’estero.

La presentazione esplora la vita di una restauratrice italiana che opera nel settore della Conservazione e del Patrimonio Artistico e Storico in Aotearoa, New Zealand. Sarà mostrato come le competenze teoriche e pratiche della conservazione italiana (Cesare Brandi ed altri storici d’arte italiani), siamo tradotte in un paese dove è d’obbligo riconoscere l’etica biculturale della popolazione indigena. In Nuova Zelanda, la conservazione delle opere d’importanza storica Maori, chiamate Taonga, è dotata di una propria serie di regole. Alcune di queste regole possono essere semplici e facilmente comprensibili come il Tikanga Maori, tuttavia alcune di queste contengono maggiori nozioni concettuali, che verranno esaminate insieme ad una visione di scambio di conoscenze tra il ‘Guardiano’ del Patrimonio Indigeno e il restauratore. / Il progetto di formazione si basa sugli interscambi tra i due paesi Italia-Oceania. Studenti universitari Australiani e Neozelandesi vengono in visita in laboratori/cantieri e musei italiani studiando da vicino le problematiche del restauro italiano. L’iniziativa si rivolge anche in senso opposto invitando studenti diplomati italiani a svolgere un tirocinio nel restauro privato e/o pubblico in un paese quale la Nuova Zelanda con forte presenza di etica indigena.

Venerdì 11 novembre, h 11:00
Clio Muse: L’arte di curare percorsi culturali digitali – I vantaggi per la conservazione. App ufficiale del Salone
Intervengono: Wendalina Karagiannis, Relazioni Culturali Internazionali, Manager degli Eventi Artistici e Culturali – Co-relatori: Daphne Tsevreni, Co-fondatore, Direttore Commerciale, Business Administration; Yiannis Nikolopoulos, Co-fondatore, Direttore Tecnico, Ingegnere Elettronico; Andreas Fatouros, Co-fondatore, Amministratore Delegato, Conservatore e Restauratore.

Clio Muse è una piattaforma SaaS (Software as a Service) progettata da storici, archeologi e museologi, creata per gestire e rivendere percorsi tematici digitali per le Istituzioni Culturali come Musei e Gallerie ed anche per gli Enti Turistici. – Clio Muse CREA, viene utilizzato da vari fornitori di contenuti (Musei, Gallerie, Enti Turistici, ecc.) per pubblicare e/oppure rivendere percorsi tematici digitali. – Clio Muse APP, è un’applicazione mobile premiata che viene utilizzata dai viaggiatori come applicazione giro-guida. Ogni punto d’interesse viene presentato attraverso 5-10 brevi storie scritte, video e audio che variano da informazioni storiche a fatti divertenti e che durano circa 20 secondi ciascuna. Disponibile su Google Play (Android) e AppStore ( iOS) in italiano, inglese, greco e cinese.
Clio Muse is a software-as-a-service platform (SaaS) to administer and resell digital themed cultural tours. It is comprised of: – Clio Muse CREATE: the administration panel of Clio Muse that is used by content providers (Cultural Institutions, Museums, Touristic Businesses, etc) to publish and / or resell digital tours. Designed by historians, archaeologists and museologists, Clio Muse CREATE helps you promote your content in the most attractive and engaging way. – Clio Muse APP: the award winning mobile application that shares multiple digital themed tours for each destination and it is used by travelers as a tour-guide app. Each sight / exhibit is presented through 5-10 short stories. Historical info or fun facts, all stories have an average duration of 20 seconds and are made available via text, audio, video and other multimedia. Find it on Google Play (Android) and App Store (iOS) in Italian, English, Greek and Chinese.

Venerdì 11 novembre, h 11:45
Manifesto del Restauro Italiano, presentazione del documento pubblicato da Restauratori Senza Frontiere-Italia.
Intervengono: Paolo Pastorello, Presidente di RSF Italia; Marisa Laurenzi Tabasso, Presidente del Comitato Scientifico di RSF Italia; con la partecipazione di Giorgio Bonsanti, Membro del Comitato Scientifico di RSF Italia, già Professore Ordinario di Storia e Tecniche del Restauro, Università di Firenze.

Restauratori Senza Frontiere (RSF) propone la sottoscrizione del “Manifesto del Restauro Italiano”, un documento scaturito da approfondite riflessioni e dibattiti sull’attuale stato dei Beni Culturali e sulla deriva negativa provocata della protratta disattenzione verso l’intero comparto culturale in Italia. I 23 articoli del “Manifesto” riassumono anche opinioni e contenuti espressi dai relatori nella Giornata di Studio organizzata da RSF il 20 novembre 2015 a Roma sul tema “Dove va il Restauro Italiano – Problemi e Proposte”, oltre che da altri studiosi, e dà avvio a una riflessione costruttiva sul profondo disagio che pervade tutte le categorie coinvolte nella tutela e sul modus operandi più adeguato per garantire la corretta conservazione del Patrimonio Culturale, non solo Italiano. Il “Manifesto del Restauro Italiano” è edito presso Nardini Editore.
Restorers Without Borders proposes signing the “Manifesto of Italian Restoration”: a document emerged from deep thought and debate on the current state of Cultural Heritage and the negative drift caused by the prolonged negligence to the entire cultural sector in Italy. The 23 articles of the “Manifesto” also summarize contents expressed by talkers in the Study Day organized by RSF, 20 November 2015, Rome, on the theme “Where is Italian Restoration going? – Problems and Suggestions”, as well as other experts, and starts a constructive reflection on the deep unease that pervades all categories involved in the protection and on the most appropriate modus operandi to ensure proper conservation of Cultural Heritage, not only Italian. The “Manifesto of Italian Restoration” is published by Nardini Editore.

Venerdì 11 novembre, h 12:30
Cerimonia di consegna del Premio Friends of Florence-Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze per la tutela del patrimonio artistico e culturale: terza edizione
Intervengono: Simonetta Brandolini d’Adda, Presidente della Fondazione Friends of Florence; Cristina Acidini, Presidente del Comitato Scientifico-Esecutivo del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze; Franco Sottani, Presidente del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze; Marco Ciatti, Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure; Claudio Paolini, Funzionario Soprintendenza BPSAE di Firenze Pistoia Prato e membro del Comitato Scientifico-Esecutivo del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze.

La Fondazione non profit Friends of Florence, in collaborazione con l’Associazione non profit Istur-CHT, segreteria organizzativa del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze, presenta la terza edizione del Premio Friends of Florence, a favore di interventi di restauro, tutela e conservazione di beni culturali che si trovano nella città di Firenze, promossi e curati da ditte di restauro specializzate. La Giuria proclamerà il vincitore venerdì 11 novembre 2016 alle ore 12,30. La cerimonia di proclamazione simbolicamente darà l’avvio ai lavori del progetto vincitore che dovranno terminare entro il 2018.
The Friends of Florence Foundation, in cooperation with the non-profit association Istur-CHT, the organizing secretariat of the Florence Art and Restoration Fair, will present the third Friends of Florence Grant for the restoration – conservation of artworks in Florence. The judging panel will announce the winner of the third edition on 11th November 2016 at 12,30 am. The award ceremony will symbolically mark the start of work on the winning project that shall have to be completed in 2018, in time for that year’s new competition.

Venerdì 11 novembre, h 13:30
Il database completo delle Lauree in Conservazione e Restauro: presentazione dell’iniziativa editoriale di “Kermes” e prime analisi dei dati
Intervengono: Laura Baratin, Presidente del Comitato Nazionale delle Lauree in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali; Giovanna Cassese, Coordinatrice Gruppo di lavoro MIUR-AFAM Scuole di Restauro delle Accademie di Belle Arti; Alberto Felici, Restauratore dell’Opficio delle Pietre Dure.

Conoscere l’argomento delle tesi di laurea per la conservazione e il restauro dei Beni Culturali abilitanti alla professione di restauratore discusse presso le istituzioni di formazione accreditate – Accademie, Scuole di Alta Formazione e Università – è un’opportunità che consente di avere un privilegiato punto di vista sui principali e più aggiornati indirizzi della ricerca e delle relative applicazioni pratiche. La rivista “Kermes” si propone di pubblicarne l’elenco completo a partire dall’a.a. 2011-2012 ad oggi e di essere uno strumento di raccolta e di diffusione attraverso una banca dati aggiornata di volta in volta, affinché questo strumento di conoscenza possa raggiungere il più elevato numero di interessati all’interno dal nostro settore. Il database che riporta ad oggi alcune informazioni principali suddivise per percorsi professionalizzanti – titolo, autore, relatori, istituzione e data di discussione – potrà essere l’inizio di un lavoro di diffusione e di riferimento per i giovani laureati, per i ricercatori e per i professionisti e potrà essere nel tempo arricchito anche dai contenuti dei diversi lavori presentati.

Venerdì 11 novembre, h 14:10
“Kermes. La rivista del restauro”: affrontare il contemporaneo… progettare il futuro! Presentazione del n. 98 della rivista dedicato a “Restaurare l’arte contemporanea?” e del nuovo progetto editoriale Lexis per accompagnare “Kermes” nel futuro
Intervengono: Giorgio Bonsanti, già Professore Ordinario di Storia e Tecniche del Restauro, Università di Firenze; Antonio Rava, Restauratore, Docente presso il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”; Lorenzo Armando, Lexis-Compagnia Editoriale in Torino.

Il n. 98 della rivista “Kermes” è interamente dedicato al tema “Restaurare l’arte contemporanea?”: attraverso l’attenzione all’arte contemporanea, la cultura del restauro affronta nuovi orizzonti che obbligano a rimodulare i tradizionali paradigmi e ad aggiornare la preparazione e la visione operativa del restauratore e del conservatore, tanto sul piano scientifico e tecnico quanto su quello culturale generale. Un dibattito arricchito anche dai nuovi orientamenti sull’approccio metodologico/deontologico emersi nel recente convegno IIC di Los Angeles sul restauro dell’arte contemporanea. Nell’incontro sarà inoltre presentato il progetto avviato da Lexis Compagnia Editoriale in Torino, che ha rilevato “Kermes” per accompagnare la rivista verso il futuro in una moderna dimensione imprenditoriale, integrandola nella propria attività al servizio delle scienze umane e sociali da quasi trent’anni. Al servizio degli attori del mondo dei beni culturali, “Kermes” si appresta con nuove forze ad affrontare la sfida che la realtà contemporanea e il futuro pongono insieme alla cultura del restauro e della conservazione e a chi a questa cultura vuole dare voce editoriale, nazionale ed internazionale.

Venerdì 11 novembre, h 14:55
L’Associazione Bastioni e il Mircea Maria Gerard Fund insieme per la conservazione, restauro e manutenzione delle opere d’arte
Intervengono: Daniela Murphy, Presidente dell’Associazione Bastiomi; Luke Olbrich, Fondatore del Mircea Maria Gerard Fund.

Il presidente dell’Associazione Bastioni, Conservatore/Restauratore di Beni Culturali, Daniela Murphy Corella ACR e il fondatore del Mircea Maria Gerard Fund, CEO Paypal, Luke Olbrich, presentano progetti futuri relativi alla conservazione, restauro e manutenzione delle opere d’arte.

Venerdì 11 novembre, h 15:30
Dentro la pittura: varie tappe di un viaggio dentro le tecniche pittoriche
Interviene: Paolo Bensi, Docente del Dipartimento di Scienze per l’Architettura, Università di Genova.

La rubrica “Dentro la pittura”, che ho il piacere di condurre da alcuni numeri sulla rivista “Kermes”, mi ha permesso di spaziare attraverso alcuni aspetti affascinanti ed anche insoliti della storia dei materiali e dei procedimenti pittorici – osservati in particolare con l’aiuto delle metodologie scientifiche di analisi – che desidero condividere con il pubblico del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze 2016. Si parlerà di pigmenti inusuali, di tele insolite, dei dipinti nascosti sotto i quadri di Francesco Guardi, della tecnica di alcuni altri pittori e di differenti aspetti della creatività pittorica.

Venerdì 11 novembre, h 16:10
Recupero delle architetture della memoria. Giancarlo Maroni e il lago di Garda
Interviene: Alessandro Bazzoffia, Architetto specialista in Restauri Monumentali.

In occasione dell’anniversario della Grande Guerra 1915-1918, ad un secolo di distanza, ha un forte valore storico, nonché culturale, il recupero e la valorizzazione del notevole patrimonio italiano costituito da monumenti ai caduti, sacrari, parchi della rimembranza e luoghi della memoria. Il Lago di Garda, allora ultimo baluardo italiano al confine con l’Austria (Riva del Garda), ha rappresentato un terreno culturalmente fertile per la realizzazione di architetture della memoria assai diverse tipologicamente tra loro e ancora oggi molto visitate, come il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera. Giancarlo Maroni non è stato solo l’architetto del Vittoriale e del Comandante Gabriele d’Annunzio, ma ,anch’egli eroe di guerra, seppe realizzare sul Garda e non solo a Riva, a Desenzano e a Ponti sul Mincio, dopo gli anni Venti del Novecento, delle architetture molto suggestive e cariche di alti significati, capaci di glorificare “gli eroi di guerra” che con il loro grande sacrificio contribuirono alla vittoria finale dell’Italia.

Venerdì 11 novembre, h 16:50
Restauro conservativo di “Monumenti archivistici”: la Pace di Dante e i Nastri radiotelegrafici di Guglielmo Marconi
Interviene: Marco Sassetti, già Docente di Procedure di Restauro dei Beni Culturali Mobili, è Direttore Tecnico del Laboratorio di Restauro del Libro Sant’Agostino, categoria OS2; Fondatore e Segretario dell’Associazione Restauratori Archivi e Biblioteche-ARAB.

“Pace di Dante”: Si tratta della procura data a Dante dai Marchesi Malaspina di Lunigiana , per la stipula della Pace con il Vescovo. Gli atti risalgono al 1306, quando l’esule Dante Alighieri si trovava in Lunigiana. È L’unico documento archivistico che testimonia della presenza di Dante in Lunigiana. L’intervento ha compreso la costruzione di speciali teche ermetiche per la conservazione e l’esposizione con speciali vetri anti raggi UVA. / “Nastri radiotelegrafici di Guglielmo Marconi”: Guglielmo Marconi svolse esperimenti di trasmissione entro l’area dell’ Arsenale della Spezia e sulla corazzata “San Martino” fra l’11 e il 18 luglio 1897. I nastri sono gli unici originali sopravvissuti nella sessione di prove del 17, e sono le uniche testimonianze materiali della scrittura morse radiotrasmessa per la prima volta nella storia. I nastri sono stati conservati da telegrafista spezzino Da Pozzo, aiutante di Marconi, e ritrovati dai suoi discendenti e donati al Museo Tecnico Navale della Spezia. L’intervento conservativo ha comportato anche la decrittazione e la costruzione di una scatola di conservazione.

Venerdì 11 novembre, h 17:30
Malte con leganti a base di geopolimeri per i beni culturali
Intervengono: Fabio Fratini, Geologo, Ricercatore ICVBC-CNR, Firenze; Luigi Coppola, Ingegnere, Docente SUPSI, Lugano; Alberto Felici, Restauratore, Docente OPD, Firenze.

L’incontro ha lo scopo di fornire i primi risultati relativi alle ricerche sulla messa a punto di malte con leganti geopolimerici nel campo applicativo della conservazione delle decorazioni delle superfici architettoniche, a cui hanno partecipato i diversi istituti. I leganti a base di geopolimeri rappresentano una risorsa potenzialmente molto promettente nel settore dei beni culturali e le sperimentazioni eseguite, sebbene tuttora in corso, sembrano confermare questo indirizzo. Con diverse finalità e con diverse metodologie di ricerca sono stati raggiunti interessanti risultati per l’individuazione di una specifica malta per la reintegrazione dell’apparato decorativo caratterizzato da numerose componenti polimateriche, stucchi e mosaici.

Venerdì 11 novembre, h 18:10
Biotecnologie e nanotecnologie per la qualità dell’aria in laboratori di restauro e ambienti di interesse culturale: casi applicativi a confronto
Intervengono: Marco Nicola, Direttore scientifico ADAMANTIO srl, Conservation Scientist; Sara Zanni, U-EARTH Biotechnologies.

Oltre agli effetti primari che l’inquinamento provoca sulla salute umana, non si possono sottovalutare le conseguenze che si manifestano direttamente sul patrimonio ambientale e culturale, in particolare nel contesto urbano. Un’attenzione particolare può essere riservata agli ambienti di interesse culturale, che non sono certo immuni ai processi di degrado attivati dalle condizioni microclimatiche. A causa dell’aumento dei livelli d’inquinamento cittadino, negli ultimi tempi si assiste ad un’accelerazione del processo di deterioramento dei manufatti d’arte. Gli ambienti indoor stessi non garantiscono i bassi livelli di concentrazione di inquinanti che sarebbero necessari per salvaguardare la salute umana e la corretta conservazione di opere d’arte e, anzi, per alcuni inquinanti (come la formaldeide) l’ambiente circoscritto tende a favorirne l’accumulo. Si fa sempre più attuale l’esigenza di studi scientifici per valutare e limitare l’inquinamento indoor. Verranno presentati progetti condotti da Adamantio in collaborazione con l’Università di Torino e da U-Earth ed altre aziende per l’abbattimento di VOC (Composti Organici Volatili) e ossidi di azoto mediante sistemi basati su nanotecnologie e biotecnologie applicati in ambiente museale e in alcuni ambienti di lavoro nel Laboratorio di restauro Nicola di Aramengo.

Venerdì 11 novembre, h 18:50
Il restauro a cura del Corso di Restauro dell’ Accademia di Belle Arti di Bologna dei gessi di Odo Franceschi alluvionati nel 1966 e conservati nel Museo Civico di Montevarchi
Intervengono: Augusto Giuffredi, Docente di Restauro, Corso Stucchi e Gessi, Coordinatore di profilo PFP1, Accademia di Belle Arti di Bologna; Sonia Cordiviola, Diplomata del Corso di Restauro Materiali Lapidei, Accademia di Belle Arti di Bologna.

Il restauro in oggetto riguarda il fondo di circa sessanta opere in gesso dello scultore fiorentino Odo Franceschi (1879-1958), risalenti agli anni Venti del Novecento, attualmente proprietà del Museo Civico di Montevarchi “Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento”. Lo studio dell’artista, in via Francesco Veracini a Firenze, fu interessato dall’esondazione del fiume Arno nel 1966 e molti gessi furono totalmente immersi in acqua che lasciò un deposito coerente di fanghi sulle superfici. A partire dal 2013, in seguito ad una convenzione tra il Cassero ed il corso di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, il fondo è stato quasi interamente restaurato. La fase conclusiva del recupero (in corso) prevede il restauro di due bozzetti preparatori relativi ad una Deposizione ed una Lapide per i Caduti di Sesto Fiorentino da parte di Sonia Cordiviola, nell’ambito della sua ricerca per la tesi di diploma.

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